venerdì 23 settembre 2011

IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI

"Il Linguaggio Segreto dei Fiori" di Vanessa Diffenbaugh


Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Autore: Diffenbaugh Vanessa
Traduttore: Mantovani A.
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
Pagina Facebook dedicata al romanzo: QUI
Sito italiano dedicato al romanzo: QUI
 ( qui in anteprima, scaricabile, il pdf del Dizionario dei fiori).   

Attraverso il codice dei significati dei fiori “che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città”, Victoria riesce a comunicare col resto del mondo, perchè “quei fiori sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce”.
D’altronde, come viene spiegato nel libro, il “linguaggio segreto dei fiori” viene dall’epoca vittoriana, e veniva usato proprio per comunicare senza parole o gesti i propri sentimenti.
“Secoli fa le persone comunicavano attraverso i fiori. Se un uomo regalava un mazzo di fiori a una giovane donna, lei correva a casa per cercare di decifrarne il messaggio segreto. Le rose rosse significano amore, quelle gialle infedeltà. Perciò un uomo doveva stare bene attento quando sceglieva i fiori”.
Un romanzo pieno di piacevoli sorprese , innanzitutto perchè un titolo così dolce nasconde una storia molto amara, dura e allo stesso tempo romantica; perché, voltata la copertina floreale (ce ne sono di quattro tipi, a seconda del “mood floreale del lettore, io personalmente ho scelto Rosa rosa, che significa grazia ed eleganza) il romanzo si apre con inaspettata durezza.
Il romanzo prende avvio durante il 18esimo compleanno di Victoria Jones: il giorno della sua emancipazione dal sistema di affidamento. Da quando infatti era stata ritrovata abbandonata dopo solo 3 settimane dalla sua nascita, la sua vita è sempre stata un sussegursi di cattivi genitori adottivi e case famiglia brutali, ad eccezione dell'anno trascorso con Elizabeth, una donna che le insegnerà il meraviglioso linguaggio dei fiori. Un linguaggio andato perduto e dimenticato e che, con il tempo, ha acquisito fascino e mistero. In epoca vittoriana veniva utilizzato correntemente per trasmettere espressioni romantiche, come linguaggio segreto degli amanti e per dimostrare il proprio affetto e la propria amicizia verso qualcuno di speciale. I fiori con la loro bellezza, il loro soave profumo e il loro magico incanto possiedono una loro intrinseca capacità comunicativa. A seconda del tipo, della varietà e del colore, ogni fiore esprime un messaggio segreto, intimo che risuona nella mente del destinatario senza bisogno di futili parole. Nonostante l'iniziale reticenza e astio nei confronti di questa donna, la piccola Victoria ha vissuto un anno meraviglioso immersa nella natura e nell'affetto di una donna che l'ha amata come una figlia. Aveva finalmente trovato un luogo dove avrebbe voluto rimanere, ma, a causa della sua gelosia, della rabbia e per mancanza di fiducia, ha infranto, forse, la sua unica possibilità di essere felice. Un passato da cui cerca irrimediabilmente di fuggire. Vuole dimenticare quell'interludio di effimera felicità che le aveva riempito il cuore di speranza. Anche se giovanissima, Victoria ha capito presto che si era solo illusa e che per una ragazza come lei non c'era spazio nel mondo per i dolci sentimenti che animavano le altre persone. La solitudine le sarebbe bastata.
Per questa giovane ragazza diciottenne, che per la prima volta si ritrova a dover vivere delle proprie forze, è difficile comunicare quei sentimenti come il dolore, la diffidenza e la solitudine che albergano nella sua anima e, proprio a causa di questa sua incapacità, non è in grado di avvicinarsi a nessuno: non ha amici o famiglia e il suo unico collegamento con il mondo sono i fiori e i loro significati. Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. Attraverso il loro linguaggio Victoria comunica le sue emozioni più profonde.

Dopo alcune settimane vissute nel suo magico giardino, che le dona la pace e serenità, Victoria conosce una fioraia, Renata, che le darà la possibilità di riscattarsi dalle pessime condizioni in cui versava, costretta a dormire sotto le fronte degli alberi anche nelle notti più fredde e a mangiare gli avanzi di alcuni sconosciuti, offrendole un lavoro come assistente nel suo negozio. Inizia, così, una nuova vita. Aiuterà Renata nelle commissioni quotidiane e nelle composizioni per numerosi matrimoni, perchè lavorare con i fiori è la sua vocazione: quando lo fa si trasforma, i muscoli del suo viso si rilassano e i suoi occhi ardono di passione.

Grazie a questo nuovo lavoro ha anche l'occasione di conoscere un misterioso venditore di fiori, Grant, giovane e affascinante, che lentamente saprà penetrare il suo distacco e la sua diffidenza. Il loro rapporto diventa sempre più profondo, in un crescendo di emozioni e sentimenti che la avvolgono nelle loro insidiose spire, e in lei si mescolano paura e desiderio in parti uguali e imprevedibili. Non solo gli permette di toccarla, ma desidera anche che lo faccia e Victoria comincia a chiedersi se anche per lei fosse possibile cambiare. Il loro rapporto diventerà sempre più intimo ma se lui scoprisse la verità la odierebbe per quello che ha fatto. Non può vivere accanto a lui una vita velata dalla menzogna e dal rimorso. Non sono destinati a stare insieme.






Una storia di fragilità e durezza: fragile lei e le corolle colorate che cresce e accudisce, dure le sue vicende e le persone che incontrerà durante il cammino. A loro volta, dure e fragili. In questo bel romanzo dolceamaro, la difficoltà di comunicare tra le persone è uno dei sottili fili conduttori che accompagnano la trama e le vicende dei protagonisti. Incapacità di comunicare, falsità nella comunicazione, ipocrisia, isolamento: “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh è un bel viaggio nelle solitudini personali e nel percorso delicato e sospeso che si percorre per uscirne.
Altro tema, non meno importante e non meno presente nel romanzo è la differenza tra quello che siamo e quello che di noi vedono gli altri. Soprattutto nell’infanzia, la visione che hanno gli altri di noi fino a che punto può essere condizionante? Ne “il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, tra flashback e incroci di ricordi, Victoria viene plasmata da osservatori esterni, che le fanno credere di essere ciò che non è, che le inculcano una errata percezione di sé. E quando ormai sei convinta di non valere niente e di non essere nessuno, è difficile risalire la china.E arriviamo a un altro tema cardine del romanzo: la volontà e il suo rapporto con l’amore. Quando Victoria può dedicarsi alla sua unica vera passione, la cura dei fiori, lavorando come fioraia, trasformerà la sua vita.



L'AUTRICE:

Vanessa Diffenbaugh è nata a San Francisco ed è cresciuta a Chico, in California. Dopo aver studiato scrittura creativa a Stanford, ha continuato ad insegnare arte e scrittura per i giovani in comunità a basso reddito. Lei e suo marito PK hanno tre figli: Tre'von, 18, Chela, 4, e Miles, 3. Tre'von frequenta la New York University grazie alla borsa di studio Millennium Gates. Vanessa e la sua famiglia attualmente vivono a Cambridge, Massachusetts, dove suo marito sta studiando la riforma urbanistica della scuola di Harvard.
Novità:
La notizia è freschissima ed è stata comunicata sulla pagina facebook ufficiale del libro: la 20th Century Fox ha deciso di trasformare il romanzo in un film. Importanti autori, infatti, sarebbero già al lavoro sulla sceneggiatura: non appena pronta, si procederà a cercare il cast degli attori e a girare il film.

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