domenica 4 marzo 2012

NON è MAI TROPPO TARDI ....5 parte

Cari amici e amiche ,



finalmente una bella giornata , oggi siamo a 17 gradi , e ho deciso di scrivere nel mio giardino immersa nel profumo di fiori e nei miei ricordi .
Ero rimasta alla nascita di Angela la mia primogenita e alla decisione di cambiare per lei e per me stessa ;
...il mio cambiamento si è evoluto in quattro anni ed è stato facilitato dalla morte dei miei suoceri .
Prima è mancata Elvira , si è addormentata per non risvegliarsi più , aveva settantacinque anni , poi mio suocero un anno dopo l'ha seguita, soffriva di diabete e solo la moglie riusciva a fargli prendere le medicine ; è  triste dirlo ma dal loro decesso la mia vita cambiò notevolmente : Vincenzo non era mai in casa , usciva alle 8 di mattina per rincasare alle 10 di sera , non mangiava neppure più in famiglia si
era trovato un'amante e per lui noi non esistevamo quasi più ; anche le sue attenzioni sessuali cambiarono , mi prendeva solo il sabato e con poca partecipazione , sperava sempre di avere un figlio maschio .
Io occupavo le mie giornate dietro la casa , alla bimba , che a casa c'era poco, andando all'asilo a tempo pieno dalle nove alle diciassette , inoltre avevo le mie clienti , oltre a cucire, confezionavo abiti , non  persi  tempo neppure  con la scrittura , un libro all'anno, ma  l'unico problema era che  scrivevo e scrivevo senza trovare il coraggio di spedirli a qualche casa editrice, così rimanevano chiusi nel cassetto del segretaire.
Per quanto riguarda l'aspetto esteriore , mi ero messa  a dieta e con un po' di ginnastica ero passata da un 48 abbondante di taglia ad una 42 .
Per i capelli avevo imparato a lisciarmeli , l'effetto era molto soddisfacente , i riccioli non erano del tutto domati così rimanevano ondulati , molto belli , lunghi sino a metà schiena , nerissimi ; una notevole trasformazione non ero certo bella come una modella , ma qualche giovanotto si voltava a guardarmi . Di tutto questo cambiamento Vincenzo non mi disse mai nulla , per lui ero come  trasparente .
 Un venerdì  mattina decisi che non potevo più aspettare ...dovevo andare da lui ...l'uomo dei miei sogni..sperando che l'indirizzo fosse sempre quello del bigliettino , che avevo conservato, in caso contrario ,non sarebbe stato nel mio destino ...ma non fu così ...
E dopo aver accompagnato Angela all'asilo , presi l'autobus e mi recai da lui .
Quando mi ritrovai davanti alla sua porta ,ero agitatissima  ed impaurita , con le  mani tremanti , con mille dubbi  che affioravano nella mia mente : e se mi avesse preso in giro? In fondo io avevo fantasticato per sette anni su un uomo che non conoscevo , magari non mi aveva neppure notata , dandomi la mano solo per pietà oppure cosa ancora peggiore  si era felicemente sposato .
Stavo per  tornare sui miei passi , quando sentii  nella mia testa la voce di mia nonna che mi ripeteva   :" bussa Rosa ...bussa ...NON è MAI TROPPO TARDI  PER RAGGIUNGERE LA Felicità ed essere AMATI !! "
Così trovai il coraggio di bussare . La porta era socchiusa , subito nessuno mi rispose , e insistetti per cinque minuti, sino a che non sentii  la voce di uomo irritato e non del tutto sobrio "Maledizione , chiunque sia lo scocciatore , vuole entrare !" Varcai la porta e lo vidi lì seduto davanti a me , ancora più bello di come me lo ricordavo , anche se ora era su una sedia a rotelle , eppure sbronzo .
Fissandomi con insistenza si avvicinò e mi disse con ironia " A cosa devo il piacere, madame , vuole un ritratto per il suo maritino o per il suo amante ? Non si è sparsa la voce che quel debosciato di pittore non è più in grado di tenere in mano un pennello? Oppure cercavi un altro tipo di svago ? Forse sei di quelle a cui piace farlo con gli storpi : ti assicuro che il mio cazzo funziona benissimo..Allora ?"
Rimasi scioccata senza rispondergli e la sua voce rude ed impastata mi ridestò " Allora ha finito di guardarmi , cosa vuole da me, maledizione !" Capii che era un uomo distrutto , la vita doveva avergli regalato del dolore , e mi resi conto che, nonostante non avevo idea di chi lui  fosse veramente , io lo amavo ; sì ,  amavo uno sconosciuto ,cinico e crudele ; lo amavo e l'avrei aiutato , come lui aveva aiutato me quella notte , tenendomi la mano e donandomi calore  .
" Mi chiamo Rosa , posso sedermi e dirle perché sono qui ? "
" Le concedo pochi minuti , come può vedere ho qualcosa da fare .." e con le mani mi indicò la bottiglia di scotch sul tavolo .
Certo avrei preferito avere più tempo , dovevo raccontargli  dei  miei sentimenti , degli anni passati nel suo ricordo , chissà se mi avrebbe giudicato una pazza, ma a questo punto poco importava , non volevo avere rimpianti ...
Lui mi urlò " Allora ?"
Presi coraggio e cominciai a parlare senza mai smettere ..." Come ti ho detto prima , mi chiamo Rosa e ti AMO . Penserai che sono una pazza , ma prima di giudicarmi ascoltami ti prego ..." Gli raccontai  dal giorno in cui lo incontrai sino a quel preciso istante , dopo aver sviolinato tutto, senza mai prendere fiato , trovai il coraggio di guardarlo in faccia e lo vidi ridere e ridere a crepa pelle . Ci rimasi malissimo e umiliata  decisi di andarmene , ma non prima di avergli detto ..." Ma che razza di uomo sei ? Io ti parlo dei miei sentimenti e tu mi deridi . Potevi almeno aspettare che fossi uscita dalla porta . Forse non sei l'uomo che credevo ... ma solo un ubriacone ed un cinico maleducato, meglio che me ne vada .." Sull'uscio sentii la sua voce ( Dio tutte le volte che rivivo quel momento ho la pelle d'oca !) " Aspetta Rosa ! Anch'io mi ricordo di te ! Ti ho pensato e anche sognato , non te ne andare ti prego ... Vieni qui voglio sapere tutto di te ! " 
Passai il resto della mattinata a parlargli della mia vita , lui non mi interruppe e poi quando anch'io gli chiesi di lui , mi raccontò della sua famiglia di Mantova , della sua  splendida carriera di 
pittore ,che si stava offuscando e del tragico incidente di quattro anni prima che lo costrinse su una sedia a rotelle... "Tutta colpa di una donna che credevo di amare e che mi amasse ; solo adesso mi rendo conto che la volevo solo perché  bellissima  e tutti la bramavano . Era già la mia amante , ma lei dava le sue attenzioni anche ad un conte , così da vero sbruffone , visto che lei era appassionata di corse di cavalli , sfidai il mio rivale , ma una  caduta mi rese paralizzato e Shannon  non ne volle più sapere di uno storpio e si sposò col conte e vissero felici e contenti ..."mentre raccontava , provavo mille emozioni : gelosia per quella donna , ma anche odio per come lo aveva trattato .
Poi continuò spiegandomi che da allora non riuscì più a dipingere e l'unico sollievo era diventata la bottiglia , che gli faceva dimenticare tutto , ma soprattutto cosa fosse diventato.
avrei voluto confortarlo , ma si capiva che era orgoglioso e avrebbe scambiato le mie premure per pietà, così mi limitai ad ascoltare e quando ebbe finito con gli occhi lucidi , mi avvicinai a lui e lo baciai ....
Con il corpo rigido ,le labbra increspate ,mi abbassai e gli sfiorai la bocca : menta ,scotch e vaniglia 
assaporai con tutti sensi GABRIELE, mentre gli premevo maldestramente le labbra sulla bocca ....
lui restò immobile, spiandomi da sotto le palpebre socchiuse e a poco a poco  le mie labbra si fecero più morbide contro le sue, schiudendosi appena.
Un mugolio sommesso mi salì dalla gola e  mi staccai da lui .
Un sorriso sornione illuminò  il suo viso,quel semplice bacio lo aveva sconvolto?
L 'aveva  divertito?
Oppure ne era rimasto indifferente?
Poi d'impulso mi prese le guance tra le mani e mi disse"DOLCE ROSA QUESTO è UN BACIO!"
mi insinuò la lingua tra le labbra, l'affondò per poi ritrarla, solleticandola in modi che io nemmeno immaginavo possibile.
Mi sentii i seni gonfiarsi contro il petto di lui, gli strinsi le braccia intorno al collo per non scivolare

a terra , sentii la sua pelle i suoi muscoli e i suoi folti capelli biondi.
Le mie labbra si infiammarono al bacio di lui ,mentre tutto il mio corpo andava a fuoco.
Poi lui si staccò,alzò lo sguardo sui miei occhi pieni di passione e capì che quello era per me il mio primo vero bacio.
Poi lui mi diede la mano, e mi disse" grazie mi rifai sentire vivo" ,e poi con lo sguardo mi indicò una stanza e senza parlare ci dirigemmo verso di essa.
Nessuno mi aveva mai fatto sentire così ,il cuore prese a battermi all'impazzata ,finalmente avrei conosciuto il vero piacere di due corpi che si uniscono e toccano con l'estasi il paradiso............