IMPORTANTE E TOCCANTE QUANTO IL DIARIO DI ANNE FRANK.
E' aprile del 1944 , l'ultima neve del lungo inverno polacco attanaglia ancora le vie del ghetto di Lòdz, ma c'è un fragile fiore che , in questo paesaggio desolato , con tutta la forza cerca di sbocciare.
Rywka Lipszyc ha solo quattordici anni.
Ogni giorno deve farsi strada tra le recinzioni di filo spinato, incalzata dalle armi dei soldati e dagli ululati laceranti dei cani.
Dopo la morte dei genitori , è lei a prendersi cura della sorellina Cipka.
La sua città , la casa che tanto amava ,gli amici di scuola , sono ormai un pallido ricordo; al loro posto ci sono il lavoro, il freddo , la fame , gli orrori del ghetto e della segregazione.
In mano Rywka stringe l'unica cosa che è rimasta veramente sua: il suo diario , l'unica illusione di salvezza da un nemico che vuole che il suo popolo smetta di esistere.
In queste commoventi pagine prende vita il ritratto di una bambina costretta ad affrontare l'impossibile compito di diventare donna in un mondo dominato dalla violenza e dall'ingiustizia .
Ritrovato nella primavera del 1945 tra le rovine dei crematori di Auschwitz , il diario di Rywka Lipszyc è stato pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2014, suscitando un' intensa ondata di commozione.
Nulla , invece, si sa della sorte della piccola Rywka , se non è sopravvissuta- forse solo per pochi mesi- alla guerra.
Questo diario , documento di inestimabile valore storico e umano, è oggi l'unico modo di conoscere il più drammatico frammento della storia della sua vita, e di ascoltare la sua voce che si unisce al coro delle testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto.
Vi consiglio vivamente di leggerlo merita veramente , vivrete con lei e piangerete con lei
E' aprile del 1944 , l'ultima neve del lungo inverno polacco attanaglia ancora le vie del ghetto di Lòdz, ma c'è un fragile fiore che , in questo paesaggio desolato , con tutta la forza cerca di sbocciare.
Rywka Lipszyc ha solo quattordici anni.
Ogni giorno deve farsi strada tra le recinzioni di filo spinato, incalzata dalle armi dei soldati e dagli ululati laceranti dei cani.
Dopo la morte dei genitori , è lei a prendersi cura della sorellina Cipka.
La sua città , la casa che tanto amava ,gli amici di scuola , sono ormai un pallido ricordo; al loro posto ci sono il lavoro, il freddo , la fame , gli orrori del ghetto e della segregazione.
In mano Rywka stringe l'unica cosa che è rimasta veramente sua: il suo diario , l'unica illusione di salvezza da un nemico che vuole che il suo popolo smetta di esistere.
In queste commoventi pagine prende vita il ritratto di una bambina costretta ad affrontare l'impossibile compito di diventare donna in un mondo dominato dalla violenza e dall'ingiustizia .
Ritrovato nella primavera del 1945 tra le rovine dei crematori di Auschwitz , il diario di Rywka Lipszyc è stato pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2014, suscitando un' intensa ondata di commozione.
Nulla , invece, si sa della sorte della piccola Rywka , se non è sopravvissuta- forse solo per pochi mesi- alla guerra.
Questo diario , documento di inestimabile valore storico e umano, è oggi l'unico modo di conoscere il più drammatico frammento della storia della sua vita, e di ascoltare la sua voce che si unisce al coro delle testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto.
Vi consiglio vivamente di leggerlo merita veramente , vivrete con lei e piangerete con lei
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