..."Tutto quanto io ho fatto di buono o di cattivo durante la mia vita , son sicuro di averne avuto merito o demerito , e per conseguenza devo credermi fuori d'ogni debito ..." così iniziò quella sera ,- me lo ricordo ancora come fosse ieri - colui che , dopo avermi fatto aspettare seduta per più di mezz'ora , su un divano barocchetto ,in quell'immensa stanza piena di stucchi e affreschi nelle volte dei soffitti , di quel fatiscente (almeno da fuori ) palazzo veneziano , si presentò come Giacomo Casanova.
Non si trattava di omonimia , come avevo pensato da subito, lui era convinto di essere quell'illustre personaggio ..l'unico ..il vero , assoluto Giacomo Casanova .
Ma del resto ero lì per quello , laureata da pochi anni in psicoterapia clinica , non era ne il primo caso ne sarebbe stato l'ultimo del genere , persone che si immedesimavano in personaggi famosi rifiutando la propria esistenza comune e priva di stimoli .
Non ero solita andare di sera ,a casa dei clienti , andava contro la mia politica , ma il suo segretario mi aveva pagato in anticipo le prime dieci sedute , (cosa che non capita mai) per trecento euro all'ora .. la crisi che c'è in questo periodo , l'affitto da pagare e il lavoro da precario del mio compagno, be' ..chiunque avrebbe accettato... credo.
Comunque mi ero premunita di uno spray al peperoncino , e anni prima , avevo seguito dei corsi di autodifesa , perciò mi sentivo avvantaggiata...
La cosa ,che però mi aveva convinta di più ,era stata quella voce al telefono sofferente , pacata e rassegnata , che mi chiedeva aiuto , sembrava sincera ( ma del resto anche i migliori serial killer lo sembrano... ) ...si..mi era entrata nel cuore ...forse lo spirito da crocerossina che si era risvegliato in me ...
Dopo avermi offerto da bere mi fece cenno di seguirlo nel suo studio , ebbi un attimo di esitazione , ma il suo aspetto magro , ed emaciato , mi rassicurò , cosa poteva farmi un uomo che sembrava l'ombra si se' stesso ?
La camera molto più piccola ed accogliente si presentava con i muri rivestiti dagli alti scaffali di un'immensa libreria in mogano , stracolma di volumi , taluni in pelle , che sembravano avere anche un certo valore .Al
centro della stanza una grande scrivania e tre poltroncine , in fondo verso la finestra una chaise loungue in pelle nera con una grossa piantana vicino , - Venga , - facendo segno con la mano verso la finestra - si prenda una sedia e si avvicini , che io mi distendo là , nel mio posto di lettura - .-Certo, si metta comodo che iniziamo - lo guardai in viso sorridendogli , alla luce della lampada era più giovane di quello che mi era apparso a primo impatto: l'incarnato bianco, i lineamenti scarni e le profonde occhiaie mi avevano ingannato, non si vedeva una ruga , nemmeno intorno ai splendidi ma spenti occhi blu , poteva avere al massimo 28 anni anche se ne dimostrava più del doppio .
- Mi parli un po' di lei ? che fa nella vita ...- esordii , mi ero prefissata che avrei cercato di farmi un'idea della persona che avevo davanti , prima di formulare una qualsiasi diagnosi.
-La mia più grande occupazione fu quella di coltivare il piacere dei sensi , non ne ebbi mai alcuna di più importante : credo di esser nato per il bel sesso , l'ho sempre amato e mi sono fatto amare più che ho potuto. Ho anche amato la buona tavola con trasporto e sono sempre stato appassionato per tutti gli oggetti che hanno eccitato la mia curiosità-
- Bene, quindi non ha mai lavorato ?-
-No , non direi , spesso mi sono occupato di affari e questo mi ha portato a girare il mondo , conosco infatti correttamente il francese , l'inglese , il tedesco , ma anche il greco ed il latino . Non posso certo dire di essermi annoiato , mi hanno sparato un paio di volte , sono stato incarcerato e sono fuggito . Il mio temperamento sanguigno ha fatto sì che in tutto il corso della mia vita ho agito più per impulso di sentimento , che per effetto di riflessione, ma il fato mi ha sempre aiutato -
- Altre passioni , oltre a quelle che mi ha elencato ?-
-Scrivere, in effetti ho raccolto le mie memorie... -
accennai un abbozzo di sorriso - le sue memorie ? Non è ancora troppo giovane...-
- Un detto antico dice : "Se non hai fatto cose degne di essere scritte , scrivi almeno cose degne di essere lette " , ma io credo di averle fatte ..di cose .... e le ho pubblicate -
detto ciò mi indicò sulla scrivania una raccolta di quattro volumi rilegati in pelle " Li prenda , sono là .." e così mi ritrovai tra le mani una autentica prima edizione datata 17... de " le memoire de... Casanova" in condizioni perfette , mi sembrava impossibile ,ma del resto questa era la chiave che mi avrebbe permesso di entrare nella testa di quel povero ragazzo , che avevo deciso di chiamare Giacomo , almeno sino a quando non sarei riuscita a farmi rivelare la sua vera identità.
Mi risedetti accanto a lui , che mi sorrideva compiaciuto , affermando " quindi vorrebbe dire ..." , ma non riuscii a finire la frase che .." Oh oui, mon jeune ami, je sais que vu pensez que je suis fou, mais quand vous avez écouté mon histoire, changer votre esprit.." ( oh si , mia giovane amica , lo so che penserai che sono un pazzo ma ,quando avrai ascoltato la mia storia ,cambierai idea...) in un francese perfetto , almeno per le conoscenze che avevo acquisito dalla nonna paterna, che era francese di nascita. Rimasi un attimo perplessa ,ma poi risposi decisa " ma certo sono qui apposta per ascoltare e non ho intenzione di giudicare nessuno , anzi sono molto interessata a quello che hai da dirmi e visto che mi hai definito una' giovane amica ' , sarà meglio che ci diamo del tu e che mi racconti ciò che ti è accaduto " .
Non era nel mio stile avere una tale confidenza con i miei clienti , anzi preferivo un certo distacco , ma avevo capito che con lui non sarebbe stato facile entrare nel suo io per capire cosa lo aveva cambiato , era un giovane astuto ed intelligente e capivo che il ruolo, che interpretava era dato da una profonda conoscenza , anzi maniacale direi ,del personaggio , ed è per questo che avevo deciso di uscire dagli schemi.... (fine 1a parte ) da "memorie di un seduttore " di Tamara ..
Non si trattava di omonimia , come avevo pensato da subito, lui era convinto di essere quell'illustre personaggio ..l'unico ..il vero , assoluto Giacomo Casanova .
Ma del resto ero lì per quello , laureata da pochi anni in psicoterapia clinica , non era ne il primo caso ne sarebbe stato l'ultimo del genere , persone che si immedesimavano in personaggi famosi rifiutando la propria esistenza comune e priva di stimoli .
Non ero solita andare di sera ,a casa dei clienti , andava contro la mia politica , ma il suo segretario mi aveva pagato in anticipo le prime dieci sedute , (cosa che non capita mai) per trecento euro all'ora .. la crisi che c'è in questo periodo , l'affitto da pagare e il lavoro da precario del mio compagno, be' ..chiunque avrebbe accettato... credo.
Comunque mi ero premunita di uno spray al peperoncino , e anni prima , avevo seguito dei corsi di autodifesa , perciò mi sentivo avvantaggiata...
La cosa ,che però mi aveva convinta di più ,era stata quella voce al telefono sofferente , pacata e rassegnata , che mi chiedeva aiuto , sembrava sincera ( ma del resto anche i migliori serial killer lo sembrano... ) ...si..mi era entrata nel cuore ...forse lo spirito da crocerossina che si era risvegliato in me ...
Dopo avermi offerto da bere mi fece cenno di seguirlo nel suo studio , ebbi un attimo di esitazione , ma il suo aspetto magro , ed emaciato , mi rassicurò , cosa poteva farmi un uomo che sembrava l'ombra si se' stesso ?
La camera molto più piccola ed accogliente si presentava con i muri rivestiti dagli alti scaffali di un'immensa libreria in mogano , stracolma di volumi , taluni in pelle , che sembravano avere anche un certo valore .Al
centro della stanza una grande scrivania e tre poltroncine , in fondo verso la finestra una chaise loungue in pelle nera con una grossa piantana vicino , - Venga , - facendo segno con la mano verso la finestra - si prenda una sedia e si avvicini , che io mi distendo là , nel mio posto di lettura - .-Certo, si metta comodo che iniziamo - lo guardai in viso sorridendogli , alla luce della lampada era più giovane di quello che mi era apparso a primo impatto: l'incarnato bianco, i lineamenti scarni e le profonde occhiaie mi avevano ingannato, non si vedeva una ruga , nemmeno intorno ai splendidi ma spenti occhi blu , poteva avere al massimo 28 anni anche se ne dimostrava più del doppio .
- Mi parli un po' di lei ? che fa nella vita ...- esordii , mi ero prefissata che avrei cercato di farmi un'idea della persona che avevo davanti , prima di formulare una qualsiasi diagnosi.
-La mia più grande occupazione fu quella di coltivare il piacere dei sensi , non ne ebbi mai alcuna di più importante : credo di esser nato per il bel sesso , l'ho sempre amato e mi sono fatto amare più che ho potuto. Ho anche amato la buona tavola con trasporto e sono sempre stato appassionato per tutti gli oggetti che hanno eccitato la mia curiosità-
- Bene, quindi non ha mai lavorato ?-
-No , non direi , spesso mi sono occupato di affari e questo mi ha portato a girare il mondo , conosco infatti correttamente il francese , l'inglese , il tedesco , ma anche il greco ed il latino . Non posso certo dire di essermi annoiato , mi hanno sparato un paio di volte , sono stato incarcerato e sono fuggito . Il mio temperamento sanguigno ha fatto sì che in tutto il corso della mia vita ho agito più per impulso di sentimento , che per effetto di riflessione, ma il fato mi ha sempre aiutato -
- Altre passioni , oltre a quelle che mi ha elencato ?-
-Scrivere, in effetti ho raccolto le mie memorie... -
accennai un abbozzo di sorriso - le sue memorie ? Non è ancora troppo giovane...-
- Un detto antico dice : "Se non hai fatto cose degne di essere scritte , scrivi almeno cose degne di essere lette " , ma io credo di averle fatte ..di cose .... e le ho pubblicate -
detto ciò mi indicò sulla scrivania una raccolta di quattro volumi rilegati in pelle " Li prenda , sono là .." e così mi ritrovai tra le mani una autentica prima edizione datata 17... de " le memoire de... Casanova" in condizioni perfette , mi sembrava impossibile ,ma del resto questa era la chiave che mi avrebbe permesso di entrare nella testa di quel povero ragazzo , che avevo deciso di chiamare Giacomo , almeno sino a quando non sarei riuscita a farmi rivelare la sua vera identità.
Mi risedetti accanto a lui , che mi sorrideva compiaciuto , affermando " quindi vorrebbe dire ..." , ma non riuscii a finire la frase che .." Oh oui, mon jeune ami, je sais que vu pensez que je suis fou, mais quand vous avez écouté mon histoire, changer votre esprit.." ( oh si , mia giovane amica , lo so che penserai che sono un pazzo ma ,quando avrai ascoltato la mia storia ,cambierai idea...) in un francese perfetto , almeno per le conoscenze che avevo acquisito dalla nonna paterna, che era francese di nascita. Rimasi un attimo perplessa ,ma poi risposi decisa " ma certo sono qui apposta per ascoltare e non ho intenzione di giudicare nessuno , anzi sono molto interessata a quello che hai da dirmi e visto che mi hai definito una' giovane amica ' , sarà meglio che ci diamo del tu e che mi racconti ciò che ti è accaduto " .
Non era nel mio stile avere una tale confidenza con i miei clienti , anzi preferivo un certo distacco , ma avevo capito che con lui non sarebbe stato facile entrare nel suo io per capire cosa lo aveva cambiato , era un giovane astuto ed intelligente e capivo che il ruolo, che interpretava era dato da una profonda conoscenza , anzi maniacale direi ,del personaggio , ed è per questo che avevo deciso di uscire dagli schemi.... (fine 1a parte ) da "memorie di un seduttore " di Tamara ..
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