lunedì 13 febbraio 2012

NON è MAI TROPPO TARDI .......... 3a p.

Lunedì 13 Febbraio 2012

Bentornati miei cari ,
oggi per me è stata una giornata molto produttiva, ho allestito la sala, dove mio marito esporrà i suoi capolavori; me ne occupo sempre personalmente , adoro i suoi quadri e voglio essere sicura che tutto sia perfetto.
Adesso , però voglio continuare il racconto della mia vita ....vediamo dov'ero rimasta , se non sbaglio al giorno del mio ventesimo compleanno , in cui venni informata di dovermi sposare.

Potete immaginare la mia reazione , quando mia madre mi diede la notizia del futuro che avevano scelto per me : ero sbigottita , spaventata  e molto arrabbiata, ma non lo diedi a vedere , lo accettai senza ribellarmi .
Il cosidetto marito ideale per me , come diceva mio padre , si chiamava Vincenzo , dico si chiamava perchè ormai è deceduto : quindici anni più grande di me , lavorava nell'Arma , come mio padre e come lui era anche molto prepotente , ma per fortuna ai suoi occhi sono sempre apparsa una moglie ubbidiente e noiosa .
Il giorno del matrimonio era stato deciso , da quando ero stata avvertita di essere stata promessa avevo solo dieci giorni per abituarmi all'idea , perchè al decimo , che ricordo bene era un venerdì , sarei diventata la signora Leone e non era tutto dovevo anche trasferirmi , ma non solo in un'altra casa , ma anche in un'altra regione , si perchè lui e la sua famiglia erano emigrati a Milano , quando aveva vent'anni , dove aveva trovato subito lavoro in caserma ; quindi dovevo  preparare la mia misera valigia , ed andare ad accudire un marito, di cui non ne sapevo nulla , ed una suocera ed un suocero. 
Ero atterrita , io che non uscivo mai di casa , solo in rare occasioni per le commissioni, io che non avevo amici ,che non riuscivo ad interagire con gli  estranei , quando Vincenzo si presentò e mi guardò negli occhi con quell'espressione autoritaria facendo  l'elenco di tutte le cose ,che si aspettava da me , mi limitai ad annuire ....." Devi essere una buona moglie , non disubidirmi mai , perchè io non ti darei mai consigli sbagliati ...Devi avere rispetto dei miei genitori e prenderti cura di loro come se fossero i tuoi ..dovrai darmi dei figli ed insegnargli il completo rispetto per il proprio padre ....la casa dev'essere sempre pulita ....il mangiare sempre pronto ...i miei abiti sempre in ordine lavati , rammendati e stirati...non puoi astenerti dal talamo nuziale , anche se per una donna non può risultare piacevole , ti darai a me ogni volta che ne avrò voglia ..." e bla..bla ...bla ...almeno per un'ora .
Dio mio ! Questo era anche peggio di mio padre . Tra tutti i doveri che dovevo svolgere , quello che più mi terrorizzava era il cosidetto 'talamo nuziale ' non ne sapevo proprio niente , solo una volta mia madre mi aveva introdotto l'argomento ,ed  imbarazzata mi fece un discorso che doveva prepararmi al matrimonio : " Rosa , ascolta bene ciò che ti dico ,perchè lo farò una volta sola , non è decoroso parlare di certe cose ,ma come madre sono obbligata a spiegarti quali sono i tuoi doveri di moglie .Figlia mia sai come si concepiscono i bambini ? " .

Io non ne sapevo nulla , ma avevo visto il nostro toro con la mucca , e i miei fratelli che ne ridevano facendo battute oscene , quindi ne avevo dedotto che l'atto sessuale , anche per un uomo , doveva essere simile ; ma come poter spiegare , una cosa del genere a mia madre, quindi optai per un semplice " No".
"Ecco mia cara , tu non devi fare niente , se ne occuperà tutto tuo marito :quando vi coricherete per la notte , lui ti alzerà la camicia  , poi posizionandosi sopra di te , infilerà il suo 'coso' dentro l'apertura che hai in mezzo alle gambe , la prima volta ti farà un po' male e uscirà del sangue , ma non spaventarti, poi tuo marito andrà su e giù , ma non ti muovere , se sarai fortunata in pochi minuti tutto sarà finito. Hai delle domande ?" Ne avevo tante , ma non gli chiesi nulla , sembrava già tanto imbarazzata e ripugnata dell'atto in sè , così lasciai perdere, in fondo tutte le donne , o quasi , dovevano affrontare questa cosa e io l'avrei fatto da brava moglie , come mi era chiesto di essere.
Non vi annoierò raccontando del giorno del matrimonio , non ci sono stati festeggiamenti, io vestita con il mio solito abito celeste e lui in divisa , il tempo per un piccolo rinfresco e in fretta e furia verso la stazione , dove ci attendeva il treno per raggiungere la mia nuova casa.
Se penso a quel giorno , e alla paura che provavo per ciò che mi aspettava , mi vengono ancora i brividi .Ma chi avrebbe mai immaginato che, quando entrai nello scompartimento del vagone di seconda classe , in cui Vicenzo aveva prenotato , i miei occhi avrebbero incontrato quelli dell'uomo che  cambiò la mia vita per sempre.
Mi reputo una donna molto fortunata , perchè ho conosciuto il vero Amore ,  quello con la A maiuscola ,che ti fa bramare in ogni momento , un contatto con il tuo uomo sia fisico ,sia mentale , che ti fa rinunciare a tutto per lui, anche alla vita stessa.
Lo vidi la prima volta , in quella cuccetta spoglia del treno , che mi avrebbe portato ad una nuova vita , si proprio così , lo incontrai la prima notte da donna sposata .
Mio Marito non volendo sprecare i pochi soldi ,che aveva per il nostro viaggio , non prese uno scompartimento tutto per noi , ma uno, che dovevamo condividere con altre due persone .
Io , subito , ne fui rasserenata , perchè convinta che  avrei affrontato quella prima notte di nozze , a casa nel nostro letto , ma purtroppo non fu così ...
Appena entrata nello scompartimento rimasi catturata da un uomo seduto nella sua cuccetta, intento a preparasi una sigaretta, il più bel esemplare di maschio che avessi mai visto , un viso così non esisteva nemmeno nei fotoromanzi , che mi facevo imprestare dalla bidella della scuola dei miei fratelli. I suoi occhi del colore del mare in tempesta , catturarono subito il mio sguardo , i suoi capelli del colore del grano appena raccolto , brillavano di luce propria . Vicenzo vedendo che ero rimasta immobile sulla porta di entrata , mi diede uno spintone ,che quasi mi fece ruzzolare a terra , ma mentre il treno partiva e mio marito sistemava le nostre cose ,il mondo per me si era fermato , non sentivo rumori , non vedevo altro che lui . E poi , mi resi conto che mi osservava con un certo interesse , mi sentii imbarazzata e il mio viso prese colore , pensai tra me che forse mi trovava stupida, ma non me ne importava il mondo non esisteva più , c'era solo lui.

Penserete che sono esagerata , ma è andata proprio così , mi sono innamorata dal primo momento che l'ho visto , peccato che ero destinata a ben altra vita ...

La gomitata che mi diede Vicenzo mi fece tornare alla realtà e senza dire una parola mi sedetti nella mia cuccetta , mentre mio marito si stava preparando per la notte .
"Rosa cambiati si va a dormire " Mi disse , io non volevo svestirmi e quindi gli risposi di stare bene così , ma il suo sguardo furioso , mi fece capire che dovevo  ubbidire .
Uscita dal bagno ,corsi subito sotto le coperte , la situazione era alquanto strana , provavo più pudore davanti a mio marito e alla vecchia , che dormiva nella cuccetta in alto , che davanti allo sconosciuto , non sentivo vergogna, nonostante sapevo non essere attraente , il suo modo di guardarmi mi faceva sentire bella .
Quando Vincenzo fu pronto , uscì con una sparata che mi fece gelare il sangue " Signori , ci siamo appena sposati e da buon marito intendo consumare il matrimonio , spero che non vi dispiaccia se spengo la luce"
Gelo , ghiaccio , vergogna , terrore e rabbia , furono i miei sentimenti , ma come poteva farmi una cosa del genere con altre persone nello stesso ambiente ; per me era la prima volta e non solo dovevo sopportare il bastardo dentro di me , ma dovevo avere anche degli spettatori : la vecchia ,che non rispose e si girò di schiena , e lui ,l'uomo che avrei desiderato più di me stessa , che  alzò le spalle con indifferenza ,anche se compresi  dal suo sguardo , che era dispiaciuto per me , provava pena e forse , ma dico forse qualcos'altro...  
Fu drammatico , mentre mio marito mi faceva sua , nel momento in cui  mi ruppe l'imene , lo sconosciuto mi allungò una mano ed io la presi , non urlai dal dolore , sopportai tutto perchè mi sentivo rassicurata dalla sua  stretta  .
Mio marito non si accorse di nulla , era intento a spingere , a fare versi ,come un maiale ,ma, per mia fortuna, non durò più di dieci minuti, lui mi lasciò la mano , mentre Vincenzo mi sussurrava all'orecchio queste parole: " Brava bambina ! Adesso riposa , spero che tu capisca che  ho dovuto farlo per valutare se eri illibata , non fosse stato così, domani ti avrei rispedito a casa ." e dandomi un bacio sulla fronte si alzò lasciandomi lì frastornata e sporca di sangue .  Mi voltai  verso lo  straniero , soffocai un singhiozzo , e solo il suo sguardo mi impedì di piangere e rimasi così, finchè non mi addormentai..
Al mio risveglio lui non c'era già più , ma trovai al suo posto un biglietto da visita , con  su scritto " Gabriele Fortunati , pittore e scultore , piazza Diaz 40/9  - Milano" , che raccolsi e nascosi come un prezioso tesoro ....


...ma per sapere cosa avrebbe avuto in serbo per me quella nuova vita, che mi apprestavo a raggiungere, dovrete aspettare sino a lunedì   una saluto affettuoso da  Rosa

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