lunedì 6 febbraio 2012

INEDITO del LUNEDì : NON è mai troppo tardi (2a parte)



Cari Lettori
è passata un'altra giornata , oggi a Milano nevica , e come al solito fa freddo , ormai  sono acclimatata , ma cinquant'anni fa, quando mi sono trasferita dalla Sicilia , mi sembrava
d' impazzire. Ero abitata al sole , e alle alte temperature , mi mancavano i prati in fiore , i profumati alberi di aranci e limoni, ma soprattutto non avevo un guardaroba adeguato : a Licata a Novembre si poteva girare con un giacchetto, invece a Milano mi sentivo un surgelato, ma poi col passare del tempo , ho apprezzato le grandi qualità di questa città , anche la temperatura , per non parlare della nebbia, che adesso adoro , mi piace camminare tra essa e pensare di essere in un mondo tutto mio oppure tra le nuvole.
Ma non vi voglio annoiare con le mie preferenze sul clima , piuttosto andrei avanti col racconto...

Come vi ho già detto , l'unica persona che credeva in me , mia nonna Adelaide , era morta di polmonite ,potete immaginare , che brutto periodo fu per me : non smisi di studiare , ma non avendo soldi dovevo usare sempre gli stessi libri, e ciò non mi permise di fare altri miglioramenti , la mia vita andò avanti così noiosa e priva di ispirazioni . Mi occupavo dei miei fratelli e delle faccende domestiche , non uscivo di casa ,e mentre le ragazze della mia età avevano un moroso ,io non avevo neppure un amico.
I miei fratelli ,anche se più giovani,  uscivano e frequentavano i loro coetanei, e mai gli veniva in mente d'invitarmi : non voglio fare la vittima , anzi , penso che se avessi avuto anche l'occasione di uscire , non sarei andata ugualmente  . Mi ero adeguata alla mia vita e non avevo alcun stimolo per cambiare , per non parlare che ero alquanto bruttina , a confronto dei miei fratelli , che non erano certo dei modelli , ma avevano presenza : alti, ben piantati  , con una capigliatura nera e folta . Io , purtroppo , avevo preso dalla nonna paterna :bassa , chiatta e scura; cercherò di descrivermi meglio : arrivo appena al metro e sessantadue, all'epoca sembravo ancora più piccola , perchè ero assai formosa , una quinta di reggiseno e fianchi ben arrotondati.Il mio viso , a mio parere , non del tutto inespressivo, era un'ovale perfetto , con due grandi occhi marroni , che trovavo essere la parte più bella di me. Il naso nè grosso , nè piccolo , le labbra troppo carnose per i miei gusti , ma col tempo ho capito che erano apprezzate dai ragazzi . I capelli   ,non so come valutarli  , non erano brutti , del resto avevamo tutti noi , ereditato il colore  e la consistenza da nostro padre , ma mentre quelli dei miei fratelli stavano al loro posto , i miei erano ribelli , non parevano avere pace , sempre in movimento davanti agli occhi : è proprio vero il detto che ogni riccio è un capriccio.Così mia madre , stufa di vedermeli davanti alla faccia , me li legava in una stretta coda di cavallo , che non mi donava , proprio per niente .

Vi chiederete come sono capitata a vivere a Milano , tutto ebbe inizio il giorno del mio ventesimo compleanno:

Ricordo come fosse ieri , era un martedì , e di solito se i compleanni capitavano in giorni settimanali non venivano festeggiati , ma questa volta fu diverso : mio padre era al settimo cielo e non mi aveva fatto sbrigare le solite faccende di casa , ero assai preoccupata per questo , non mi ero mai astenuta dalle mie mansioni , questo voleva dire che qualcosa di grosso stava per accadere .
Cosa ancora più strana , mi aveva fatto anticipare il bagno della domenica , e non facendomi usare il solito sapone grezzo , ma quello speciale...profumato alla lavanda ,che la mamma usava in rare occasioni ; inoltre mi era stato detto di indossare il vestito buono , che non era molto bello ,ma almeno non aveva rammendi. Ero sempre felice d'indossarlo , perchè era del mio colore preferito : il celeste .Mentre mi preparavo nella mia stanza , mia madre decise di lasciarmi i capelli sciolti , trattenuti con un cerchietto , che conservava da anni con tanta avidità : bianco con tante roselline rosa ,  ricevuto in dono da sua mamma per il suo matrimonio.
Tutto ciò era alquanto strano e cominciava a turbarmi , così mentre lei mi sistemava i capelli , trovai il coraggio di chiedere cosa stesse succedendo e la sua risposta non mi piacque.....
                            Era l'ora di Sposarsi e mio padre aveva scelto il giusto marito per me .

Siete curiosi di sapere che tipo d'uomo aveva riputato giusto per sua figlia?
Se lo siete dovrete aspettare il prossimo lunedì ....spero di ritrovarvi per il continuo ...
                                                                 sempre vostra Rosa

Nessun commento:

Posta un commento