sabato 18 aprile 2015

YOU and ME


Le strade che percorriamo tutti i giorni sono piene di storie da raccontare , le vediamo scritte sui volti delle persone che incontriamo sull'autobus , per la strada ,  sull'auto all'incrocio fermi ad aspettare che il semaforo diventi verde . 
è in quel momento in cui sto aspettando di ripartire, che mi piace scrutare nella macchina a mio fianco ,giusto per vedere chi il destino mi ha fatto avvicinare.
Guardo i loro  occhi per carpire un po' della loro vita , delle passioni che li motivano , i segni del loro viso per la sofferenza e la fatica ,che li accompagnano nel lungo viaggio  . 
Come se in quell'istante, fossero li per  raccontarmi  briciole d'esistenza  .  



YOU AND ME
MILANO
Noi siamo fatti così , litighiamo in tutte le occasioni senza mai risparmiarci . E’ inutile ,noi, siamo consapevoli della nostra diversità e non cessiamo mai di ricordarcelo , di metterla in mostra davanti a tutti , spesso con ironia e altre con un pizzico di cattiveria . credo ci faccia sentire vivi .
Lui ha sempre caldo, mentre io ho sempre freddo , in macchina non fa altro che attaccare il condizionatore a manetta ,così che, dopo 10 minuti, mi battono i denti ed inizio a starnutire come una matta , gli dico che mi viene  mal di testa ,ma a lui non interessa “ha caldo”,sono io che sono nevrotica  e s'incazza pure se mi metto la giacca”Sei la solita esagerata !”certo sono esagerata pure d'inverno quando attacco il riscaldamento e lui apre il finestrino perché “tutto sto caldo mi fa venire nausea !”
Lui ha un grande senso dell'orientamento , io nessuno .Se andiamo a visitare qualche città nuova le basta un'occhiata alla cartina stradale per sapere dov'è , io devo accendermi il navigatore satellitare per riuscire ad uscire dal mio quartiere .Lui dopo un giorno che gira  si ricorda ogni via e senso unico , come se ci abitasse lì  da una vita . io se potessi chiedei indicazioni ad ogni passante che incontro , se non ci fosse lui ad impedirmelo -Hai  il navigatore cosa vuoi di più? pure l'autista che ti porti in giro !- e  penso  che non sarebbe una cattiva idea .
Ama i viaggi , le città straniere , i musei , i teatri , i ristoranti  , io la mia città e fare i  brunch e shopping con le amiche .Se gli racconto il mio pomeriggio ,  mi dice che è tutto sbagliato , che non mi so organizzare senza di lui.
Dice che manco di curiosità , mentre lui ce l'ha e si è fatto una vera cultura di ciò che lo attira ,mentre io ho la cultura del nulla .
Non sta mai fermo , ha sempre qualcosa da fare , quando torno alla sera  dal lavoro e ho finito di fare le faccende , non riesco a sdraiarmi 5 minuti sul divano, perché mi dà della pigra , e letteralmente mi trascina fuori casa , c'è sempre qualcuno da andare a trovare , o qualche mostra da vedere , o conferenza da sentire , e tra uno sbadiglio e l'altro riesco a star seduta solo quando sono in macchina.
Lui odia quando mi porto dietro  le mie amiche con i loro cagnolini, i bambini che mangiano o bevono  e me quando vado a comprare i fiori al mercato e riempio il portabagagli di vasi e terriccio, mi rimprovera di continuo “hai preso la macchina per un furgone “ .Se fosse per lui, non dovrebbe salire nessuno, neppure i nostri nipotini, ogni volta che gliela restituisco, devo controllare che tutto sia in perfetto ordine, né un pelo, né una briciola, una carta o un granello di terra sui tappetini. Per non sentirlo passo sempre dall’autolavaggio, vicino a casa, ormai lo sanno, sono diventata un habitué. Ciò nonostante riesce sempre a trovare qualcosa di cui lamentarsi, e quando non sa che dire, mi chiede se ho fatto controllare l’olio o gonfiare le gomme, come se la mia priorità fosse di andare dal meccanico, so benissimo che ci pensa già lui, “ Certo, fosse per te la porteresti quando le spie del cruscotto sono tutte accese !”
Quando siamo insieme, non vuole che guidi, non mi sopporta al volante, o vado troppo piano, o troppo forte, o sono troppo distratta e quando parcheggio urla come un’aquila, così che nel dubbio di sbagliare lascio fare a lui…ma quando è lui a cadere in fallo, glielo rinfaccio sino all’esasperazione. Sì, mi piace infierire sul suo orgoglio, del resto lui non perde mai occasione di ricordarmi la volta che ho rigato inavvertitamente il paraurti  contro il muretto del giardino, davanti a casa , ancora adesso ,dopo 15 anni. La cosa buffa è che dice di non avere buona memoria, quando lo mando a fare la spesa riesce sempre a dimenticare qualcosa, o a comprare quello che non mi serve, anche se glielo scrivo. Sembra farlo apposta e anche quando gli chiedo se si ricorda dei nostri primi incontri 30 anni fa ,dice di no , ma io non ci credo . La prima volta che ci siamo conosciuti fu nella piazza del paese, al tramonto, lo vidi arrivare con la sua nuova Y   rossa stupenda , appena uscita dal concessionario . Aveva lavorato due anni col padre, dopo la scuola, per potersela comperare, e la sfoggiava come si fa con un trofeo. Fu proprio in quell’occasione che ci presentarono . Restammo sino all’alba a parlare della nostra vita , come due amici se si conoscevano da sempre .Sicuri del fatto che il paese dove abitavamo era troppo piccolo per le nostre aspirazioni , mentre una città come Milano ci  avrebbe sicuramente  permesso di realizzare i nostri sogni. Che notte, non  la scorderò mai , anche perché fu la prima volta che trovai i miei ad aspettarmi in piedi e mi sembra di  sentire  ancora il bruciore delle cinque dita , sulla guancia . Dopo un po’ tempo , quando mi fu concesso di  tornare  ad uscire ,lo rincontrai ed iniziammo a frequentarci regolarmente . Una domenica mi portò al mare in Liguria ad Alassio  , la prima volta che andavo senza  la famiglia al seguito.   Era un giovane brillante, pieno d’entusiasmo, così determinato che me ne innamorai e, pure per lui, fu un colpo di fulmine, lo so ! Da cosa lo capii? Perché fui l’unica cui fece guidare la sua auto .


TORINO
Ogni volta che prende la macchina lei ,è sempre la stessa storia ,mi ritrovo col serbatoio vuoto  , credo che abbia una sana avversione per il benzinaio, eppure si trova a soli due isolati da casa nostra, ma tanto ci pensa “il papà..” come dice sempre.
Certo , sono sempre io mi occupo di tutto, non  mi bastano otto ore di ufficio sotto la super visione di un  direttore deficiente ,   a cui devo far continuamente attenzione per evitare  errori colossali , soprattutto ora che il lavoro si è ridotto moltissimo e i clienti si contano sulle punta delle dita . In casa , non ne parliamo , c’è sempre qualcosa da aggiustare , la serratura del portoncino che cigola , il termosifone che gocciola , la cinghia della tapparella che è rotta . Uno crede di rientrare e potersi sdraiare sulla sua poltrona con il telecomando in mano a guardare il suo programma preferito. Scordatelo !
Arriva mia moglie ..“Mario , scusa c’e da guardare il sifone del lavabo , stamattina ho trovato allagato per terra”  , oppure mio figlio “papà lo scooter fa un rumore strano puoi venire in garage “ e poi c’è lei la mia primogenita “ … posso prendere la macchina stasera devo vedermi con le mie amiche andiamo al cinema “ .Ha appena preso la patente , ma non ha ancora trovato un lavoro che le permetta di comprarsi un’auto usata , anche se non è in quello che spera , visto che, ultimamente, continua a ripetermi ,che sarebbe l’ora che io cambiassi la macchina con una più nuova , così da lasciarle questa a lei ,” in fondo cosa ti serve lavorare tanto se poi ,non ti puoi comprare neppure un’auto nuova!” .
Furba vero! Ormai l’ha fatta già sua.  Ogni volta che salgo devo stare attento a non calpestare qualcosa sul tapettino  , caramelle , il rossetto , una penna , degli spiccioli . Perché lei ha un  brutto vizio, quando non riesce a trovare ,quello che le serve nella sua borsa ( come del resto succede a quasi tutte le donne ) , la  svuota sul sedile  ed inevitabilmente  quasi tutto le cade sotto.
Senza contare che ha riempito il cassettino portaoggetti di tutto quello che non riesce a portarsi dietro , compresi cd e chiavette usb di musica ,che riesce ad ascoltare solo lei. Giustamente quello che piace a me  è stato relegato in una scatola  di   plastica dietro nel portabagagli, insieme alla torcia , il giubbotto stradale e il libretto di manutenzione dell’auto.
E’ disordinata , sempre stata sin da piccola , mi lasciava i suoi disegni ovunque e  ogni settimana, quando pulivo la macchina ,ritrovavo sempre matite colorate e gommine profumate, che perdeva in continuazione . Ma ora è cresciuta e  mi fa venire il nervoso , non faccio altro che buttare via scontrini, cartacce,  che lei e le sue amiche  mi lasciano  per terra , e se non lo faccio, in poco tempo diventa una discarica  .Per questo  litighiamo spesso e la minaccio di non fargliela più guidare  , vorrei fosse un po’ più rispettosa verso di me , ma alla fine riesce sempre a spuntarla “ ...Scusami papi , non ti arrabbiare , lo sai che sono un po’ distratta . Ti prometto che non lo farò più , che metto tutto apposto e butto quello che non mi serve “ , ed io... ci casco sempre .Del resto mi sembra ancora di vederla li ,piccolina ,sopra al suo seggiolino , a fianco a me, che giro come un matto alle tre di notte per la città per farla addormentare, e quando credevo di esserci riuscito e spegnevo il motore per  fermarmi ,apriva quei grandi occhioni blu e iniziava a piangere disperata.Non mi sembra possibile ,che il tempo sia passato così velocemente , vorrei proteggerla sempre , come la prima volta che  all’ospedale,  l’ho tenuta stretta tra le mie braccia  , così indifesa,così delicata , avevo paura di farle male solo a guardarla , ero così spaventato . E lo sono pure ora , anche se non glielo dico ,infatti mi ritrovo spesso sveglio di notte ad aspettare che arrivi , anche se so, che è diventata una giovane donna affidabile e coscenziosa; inoltre  se guida lei , non beve e non rischia di farsi dare passaggi da qualche balordo conosciuto in discoteca o in qualche bar  . Insomma come dice mia moglie se non puoi batterli , allora alleati con” loro “ .      


 
 

 

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